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India e Cina: scontro a 4200 metri di quota

Il 15 giugno scorso l’Himalaya è stato teatro di uno scontro ad alta quota fra soldati cinesi ed indiani. Almeno 20 soldati indiani e un numero imprecisato di soldati cinesi hanno trovato la morte a 4.200 metri di quota.

I soldati indiani avrebbero valicato i confini cercando di verificare che i cinesi avessero smantellato un campo denominato Patrol Point 14 a sud-est del ghiacciaio Siachen, in un punto strategico fra il Kashmir indiano e l’Aksai Chin sotto controllo cinese.

Nel tentativo di smantellare il campo cinese, i soldati indiani sarebbero stati sorpresi dai soldati cinesi ingaggiando un corpo a corpo su una cresta della Galwan Valley. I militari sarebbero così morti nello scontro finendo nel dirupo.

Successivamente riporta la CNN mostra le immagini satellitari che dimostrano che l’Esercito Popolare di Liberazione ha ampliato il campo ad alta quota cercando di stabilirsi nella zona impervia. Potrebbe essere una tappa della militarizzazione di quella regione di montagna.

La natura primitiva dello scontro è dovuto al fatto che i trattati fra i due paesi impedirebbero l’uso delle armi da fuoco, per cui è plausibile si sia trattato di uno scontro fisico molto intenso in condizioni ambientali già difficili per l’uomo.

Per approfondire

Financial Times

CNN

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.